Oggi voglio raccontarti dei fiori di Bach, per conoscerli più da vicino soprattutto se ne hai solo sentito parlare!
Sono uno strumento a cui tengo particolarmente: li ho incontrati la prima volta tredici anni fa mentre studiavo Psicologia Clinica all’università, quando ho sperimentato l’unico attacco di panico della mia vita, e mi hanno aiutato proprio in quel momento a iniziare un lavoro su me stessa che so mi accompagnerà sempre.
Li ho studiati molto più da vicino nel mio percorso come Naturopata, cercando di mantenere un approccio curioso, critico e aperto, perché mettevano un po’ in crisi la parte di me più razionale e scientifica, che fa sempre capolino quando provo qualcosa di nuovo.
I fiori di Bach sono infatti un rimedio definito vibrazionale: non agiscono mediante un principio chimico attivo, o almeno non è stato dimostrato, ma entrano in risonanza con il nostro stato d’animo, la nostra struttura fisica e psico-emotiva e lo squilibrio del momento, agendo quindi su un piano più energetico.
Quello di cui mi sono resa conto però, nonostante i miei dubbi iniziali, è che funzionano. Ti aiutano a ritrovare quell’equilibrio che senti di aver perso. Diventano un viaggio profondo nella conoscenza di te stessa. Alleviano sintomi fisici, e ti aiutano a gestire quelle emozioni che sembrano travolgerti.
Rappresentano per me una possibilità di osservare quello che ci accade con un nuovo punto di vista.
I fiori di Bach sono 38 (39 se aggiungiamo il Rescue Remedy, un rimedio di emergenza composto da 5 precisi fiori di base), estratti da erbe e alberi, ognuno con una qualità specifica e un ambito di intervento.
In base alle qualità e ai bisogni su cui desideri lavorare in quel preciso momento si può creare un mix di fiori, di solito intorno a cinque, da assumere per un periodo di tempo variabile.
Puoi utilizzarli per via orale con le apposite gocce da applicare sotto la lingua, tramite le boccette che contengono i fiori di Bach scelti, oppure applicandoli direttamente sul corpo, aggiungendoli a impacchi, creme neutre oppure oli vegetali.
Lavorare e sperimentare i fiori di Bach diventa così un percorso di ricerca e di esplorazione, di scoperta di quelle risorse che non ci aspettavamo di avere, ma anche, a un livello più profondo, di costruzione di una relazione con le piante che scegliamo nel bouquet di fiori giusto per noi in quel momento.
Per me è importante non solo assumerli direttamente, ma anche conoscerli più da vicino: conoscere cosa ogni fiore che abbiamo scelto può insegnarci anche solo guardandone la forma.
COME SCEGLIERE I FIORI DI BACH?
In questi anni di studio ho capito che un colloquio attento e approfondito con una/un professionista fa la differenza.
Perché ti permette di mettere a fuoco gli obiettivi e i bisogni del momento, le emozioni che ti bloccano, le risorse e la direzione da seguire.
Permette anche di capire a te e alla/al professionista che ti segue se sono la strada e il rimedio giusto, perché non possono e non devono sostituirsi ad un colloquio e percorso psicologico e psicoterapico, ma possono affiancarlo.
E ti aiutano a scendere più in profondità, non agendo solo sul “sintomo” fisico o emotivo del momento, ma andando a lavorare anche sul tuo terreno di base di cui ti parlavo qui.
E tu li hai mai sperimentati?
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